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Febbre da Social! Le tendenze virali del 2020

Tempi di viralità In tempi come questi non sarebbe opportuno parlare di viralità, ma purtroppo ancora nel vocabolario web non è stato coniato un termine diverso. La viralità si diffonde su Internet a livelli e velocità ben più ampie di qualsiasi altro virus umano. Ecco in breve i trend che meritano la nostra attenzione quest’anno:  
  • L’anno passato è stata la volta di TikTok, il social media cinese nato nel 2016 e diffusissimo fra millennials e generazione Z che permette di creare e condividere video musicali da 15/30 secondi. L’app ha raggiunto 1 miliardo di utenti in un arco di tempo brevissimo e prevede di crescere e allargare il suo bacino di utenza anche ai più grandi.
  • La realtà aumentata che già aveva conquistato vari settori, da quello dei videogiochi a quello del turismo, verrà integrata nelle strategie creative attraverso campagne di ad altissimo engagement, per la loro natura virtuale e fisica allo stesso momento. Per fare un esempio, Ikea ha già attivato la sua promozione del catalogo virtuale che permetterebbe ai clienti di posizionare gli articoli virtuali nelle proprie stanze per vedere l’effetto visivo prima di acquistarli.
  • Video mania. I video già da tempo dominano la scena della nostra vita social. Da Facebook a Instagram, tutti i social media un tempo “statici” si sono allineati a questa tendenza virale: i contenuti sono più facilmente fruibili e attirano un maggior numero di utenti.  Con l’apporto del 5G, in più, e la velocità di connessione triplicata, si prevede che da qui al 2023 i dispositivi mobili aumenteranno globalmente dagli 8.8 a 13.1 miliardi (fonte Cisco).
  • Per te e te soltanto I contenuti verranno creati in ottica sempre più one-to-one, attraverso un’ipertargetizzazione del cliente tipo sia nei contenuti che nella pubblicità. Verranno individuati gli interessi e i desideri dei singoli utenti, per affinare la comunicazione in una direzione che li renda sempre più unici e adatti per quello che vogliamo offrire loro.
  • Più influencers, meno influenzati Col crearsi di comunità e gruppi di interesse sempre più ristretti, anche gli influencers svolgeranno un ruolo gradualmente più specifico, annidandosi in quelle nicchie di mercato che loro stessi avranno creato, e che saranno sempre di più, e sempre meno affollate.
  • Privacy? Sì grazie! Ci saranno sempre più regolamenti e restrizioni sui dati sensibili, per direttive legali. Allo stesso tempo, le comunicazioni stanno andando sempre più verso un orientamento privato, tanto che Zuckerberg ha rivelato la sua intenzione di unificare Messenger Instagram e WhatsApp per rispondere alla domanda degli utenti di spazi privati dedicati. Questo non farà scomparire la diffusione di contenuti pubblici, ma ci indica semplicemente un trend da tenere d’occhio.
  • Il Social commerce come nuova strada per i brand che intercettano nuovi target e clienti. L’utilizzo di Facebook e Instagram per attirare nuovi utenti e veicolarne la conversione in clienti, si è rivelato l’obiettivo principale dei dirigenti aziendali. Oggi occorre trovare un equilibrio tra la brand building e la promozione vera e propria.
  • È già in corso la cosiddetta digital detox, ossia la selezione sempre più ristretta delle app e dei social, che sono diventati troppi per averli tutti. Non solo: con il sovraccarico di informazioni condivise, è diventato praticamente impossibile distinguere le fake news dalle vere, o fidarsi delle privacy policy di certi contenuti, perciò si tende a battere in ritirata. Momentaneamente. La soluzione? Comunicare meno ma meglio.
  L’eco sul mondo Secondo la stima sui trend di Hootsuite, i nuovi social media come TikTok stanno influenzando, oltre ai numeri, anche la cultura pop, creando dipendenza fra le nuove generazioni. TikTok sta scrivendo le regole della produzione e commercializzazione musicale. Non soltanto: sta rivoluzionando anche le abitudini e i costumi dei più giovani, ormai stanchi dell’estetica “fake” di Instagram, per dare spazio a un’autenticità che i videoclip flash permettono di manifestare. Ma quanto durerà questo fenomeno? Secondo le statistiche, le disiscrizioni dal social network sono altrettanto rapide quanto le iscrizioni. Minacciato da altri social, come Instagram e Snapchat, che cominciano a rilasciare nuove app sulla stessa onda, col valore aggiunto della pubblicità e quindi dei guadagni diretti, TikTok sta perdendo quota, ma può ancora rialzarsi. Se dovesse evolvere e cominciare a uscire dall’ottica più propriamente adolescenziale dei meme, lo potremmo trovare “cresciuto” e aperto a nuovi mondi, con contenuti più professionali. Di sicuro, il fenomeno che va tenuto d’occhio a prescindere dalla durata e dalla fascia di condivisione, sono i video in generale, che restano il contenuto più performante. Le Stories di Instagram, essendo condivisibili come foto e come video flash, sono in assoluto le più visualizzate, sempre se dotate di contenuti autentici e non manipolati. Persino Linkedin sta implementando la feature video live, grazie alla quale i brand potranno solo offrire video autentici a un pubblico pertinente.  
I 10 trend sui social network da tenere d’occhio nel 2020

Margherita Cavaciocchi
cavaciocchi@abaco-engineering.it

Margherita Cavaciocchi

Web Content strategist

 

 

La strega Margot è la più abile nell’arte dell’illusionismo.
Con i suoi trucchi di magia nera riesce a trasformare i pessimi in buoni contenuti plasmando le immagini e i testi a suo piacimento. Amante della scrittura, si cimenta anche nella fotografia e nella realizzazione di video professionali. E’ maniaca della sintassi, la grammatica e la semantica. Non le scappa una virgola e punisce severamente chiunque scriva senza attenzione i propri contenuti!
La sua frase preferita: “Il linguaggio della verità è semplice”, Lucio Anneo Seneca.
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